Pensiero sull’omofobia vista dagli occhi dell’omofobo

Premetto che sono un maschio bianco cis. Proprio partendo da questa premessa, mi sono spesso domandato cosa spinge alcuni maschi omofobi a manifestare tale odiosa intolleranza sotto forma di repulsione e paura di essere aggrediti da parte di altri maschi omosessuali. Come se chiunque abbia un pisello senta la necessaria pulsione di infilarlo nel buco che ritiene più appropriato.

Mi è sempre sembrato solo una stupida reazione di repulsione verso l’altro e l’incompreso, ma recentemente ho maturato un altro convincimento: la paura di essere aggredito deriva forse da una considerazione logica chiara e diretta: se io, maschio cis, ho il costante desiderio di soggiogare una donna e usare violenza contro di lei, è naturale aspettarsi che un maschio omosessuale voglia fare la stessa cosa ma verso un altro uomo, potenzialmente verso di me. Il paradosso qui è che il carnefice ha paura di diventare vittima e non si accorge (o ignora) il torto che perpetra costantemente contro la donna.

Capisco che possa sembrare solo un vaneggiamento, ma più ci penso più mi convinco che ci sia del vero in questa considerazione.